domenica 29 gennaio 2017

L'unica vacanza

Ciao a tutti come state? Spulciando il blog ho notato che l'anno scorso avevo già qualche ciclamino in fiore. Non si può dire lo stesso di questo periodo freddo dove il terreno è stato ghiacciato per settimane senza vedere una goccia d'acqua. Fortunatamente da giovedì dovrebbe piovere e le temperature minime saliranno di poco sopra lo zero riaccendendo così il mondo vegetale.

Siccome il giardino non ha nulla da mostrare pubblico qualche immagine dell'unica vacanza che sono riuscito a fare negli ultimi anni a Bolzano.

Sono stato ospite dell'amico Gabriele che mi ha portato a vedere dei vivai molto interessanti ma soprattutto i giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano.

Ancora prima di varcare il ponte che porta all'entrata del castello si possono vedere bellissime vasche di piante annuali tipiche della zona.


Dopo i primi 5 minuti di visita, mentre si sale verso il castello, si può ammirare la cosa più impressionante del parco: un migliaio di metri quadrati di scarpata piantati con phlox, gaure bianche e crocosmie rosse. L'immagine non rende giustizia ma vedere una tale estensione tutta omogenea toglie davvero il fiato.


Poco distante c'è un grande angolo di salvie provenienti da tutto il mondo. Purtroppo di molte varietà tardive abbiamo potuto ammirare solo le foglie e i nomi sui cartellini.


Mentre si prosegue sul sentiero si trovano zone ombreggiate dove il sottobosco è composto da bellissime varietà di ortensia.


Sempre sul sentiero colpiscono l'occhio enormi macchie di piante annuali! Posso solo immaginare la pazienta nel metterle a dimora!



Ma per colpire me ci vuole ben altro e voi lo sapete! Infatti ad addolcire la vista dopo tutto quel kitch stagionale ci pensa questo bellissimo angolo di perenni dai colori caldi e invitanti.


Quando vedo queste aiuole mi sale l'invidia! Perché non ho lo spazio a casa per creare qualcosa del genere? Se volessi farlo dovrei espellere dal giardino un centinaio di altre perenni quindi mi accontento di vedere queste bellissime macchie nei giardini di altri! In contrapposizione all'aiuola vista sopra, dopo un tornante del sentiero, sbuca quest'altra composta in prevalenza da flox bianchi!


A compensare queste meraviglie c'è però una spiaggia di sabbia e non aggiungo altro.


Da qui siamo scesi verso la parte più elaborata dei giardini.



Qui tutto è più elaborato, più ordinato, più sofisticato e le aiuole dietro o tra le siepi di tasso sono tutte da scoprire.



Io amo queste aiuole contornate dalle siepi geometriche di conifera! Da qui si scende poi verso il laghetto accompagnati da aiuole rocciose che fanno da bordo al sentiero.


Enormi perenni da terreno umido dominano lo specchio d'acqua.


Dopo tanto camminare ci vuole un po' di riposo su una suggestiva panchina.


Io per oggi vi lascio consigliandovi vivamente di visitare il parco nel caso foste nelle vicinanze. Mi scuso per la brevità dei testi ma sto passando un periodo un po' complicato quindi non ho il tempo di redigere qualcosa di più articolato. Buona settimana a tutti voi e buona fine di gennaio.

sabato 7 gennaio 2017

Naret

Ciao a tutti e buon anno! Come state? Passate delle buone feste? Qui, come in tante zone d'Europa, è arrivato un gran freddo e visto che la natura è ferma approfitto per rispolverare una bella gita in montagna fatta questa estate.
Durante l'anno ho in genere 4 settimane di ferie e gran parte di esse sono occupate dal giardino ma soprattutto dall'altro terreno. Alcuni giorni per rilassarsi devono comunque essere presi e li passo di norma sulle montagne della zona che non hanno nulla da invidiare ad altre parti del mondo prese di mira dai turisti. Bisogna anche dire che abito in una regione dove in poco più di un ora si riesce a passare dal un clima quasi tropicale come quello di Brissago a quello più alpino dove in agosto c'è ancora la neve.


La zona è quella del Naret, in alta Vallemaggia. Personalmente amo questi luoghi perché offrono sia spettacoli quasi lunari come quelli dell'immagine sopra sia delle classiche vedute alpine con i laghetti.


Si può arrivare fino alle dighe con l'automobile ad un altezza di 2300 metri e da li si possono percorrere diversi sentieri che costeggiano creste e laghetti vari a dipendenza del percorso scelto. Se poi si ha la fortuna di trovare una giornata perfettamente limpida si può godere del bellissimo azzurro dei lago grande.


Lungo i sentieri percorsi non è stato difficile trovare ancora la neve che sciogliendosi crea dei bellissimi ruscelli con acqua limpidissima. Uno spettacolo offerto solo dalle montagne dove sono situati i nostri ultimi ghiacciai.


La zona non è fiorifera come i già discussi laghi di Chiera o il Lucomagno ma propone lo stesso bellissime fioriture tipiche delle Alpi. Un esempio classico è questo ranuncolo bianco che ama particolarmente l'acqua. Come molte piante alpine è di ridotte dimensioni ma spicca ai lati dei torrenti o delle pozze umide.

Ranunculus alpestris
Sempre nelle vicinanze, lungo il sentiero che porta alla capanna del Cristallina, si trova una gran quantità di genziane, quelle più classiche che tutti conoscono.

Gentiana acaulis
Solitamente è impossibile non vederle visto il loro blu quasi perfetto che però, a parer mio, è battuto alla grande dalle loro parenti più piccole.

Gentiana brachyphylla
Dopo aver preso un altro sentiero per raggiungere il lato nord del lago grande si attraversano dei grandi prati incontaminati che offrono dei bellissimi colori vivaci.

Geranium sylvaticum
Bartsia alpina
Da qui si risale verso una bocchetta con vista sulla Leventina e il suolo particolarmente asciutto e sassoso favorisce la crescita di altre essenze come queste margherite minuscole che apprezzo sempre molto.

Leucanthemopsis alpina
Una tra le specie che mi ha colpito di più cresce su terreni completamente ghiaiosi ma offre un piccolo spettacolo azzurro cielo che fa rimanere a bocca aperta, soprattutto se pensiamo che il tutto si sviluppa in qualche centimetro di diametro.

Myosotis alpestris
Raggiunta finalmente la bocchetta dopo mezz'ora di salita si può fare una pausa godendo della vista sulle Alpi più interne ma anche sulla geologia che porta alla vista i diversi strati rocciosi di cui sono fatte queste montagne.


Qui le rocce sono ricoperte da un leggerissimo strato di terra che però è sufficiente a far proliferare alcune perenni molto interessanti come le armerie.

Armeria alpina
Dove il suolo è più roccioso si possono trovare anche delle saxifraghe minuscole in compagnia di alcuni nontiscordardime come quelli visti in precedenza.

Saxifraga bryoides
Sempre sui sassi si sviluppa una delle piante più affascinanti di queste montagne. Credo sia una Silene ma non sono totalmente sicuro. Senza fiori sembra addirittura un muschio ma poi si tinge interamente di rosa.

Silene acaulis
L'ultimo sentiero riporta alla diga ma lo spettacolo non finisce grazie alle arniche che fioriscono nei prati con la vista sul lago.

Arnica montana
Io consiglio sempre di fare delle passeggiate in montagna visto che abbiamo la fortuna di avere le Alpi a pochi passi da casa. Il problema del giorno d'oggi è che la pubblicità ci bombarda con queste mode di viaggiare nel mondo, cosa assolutamente non sostenibile e distruttiva per la natura che a volte non è nemmeno così soddisfacente per noi che lo facciamo. Se vivessimo in un luogo orrendo posso capire la voglia di viaggiare lontano ma l'Italia e le Alpi svizzere sono conosciute a livello mondiale e un motivo ci sarà. Forse abbiamo dimenticato di apprezzare le cose che abbiamo intorno o forse non ci accontentiamo più nemmeno di quelle.

Per oggi vi saluto e vi faccio i migliori auguri per questo nuovo anno.

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